16) Platea del Convento di Veglie de Minori Conventuali sotto il titolo della Madonna della Favana ove si descrivono i legati, li beni stabili, pesi e censi redimibili riformata nel 1735
Circa a un miglio da Veglie in un grotta era conservata un’immagine della Madre Santissima ritratta a mezzo busto con il bambino alla destra. Per la grande venerazione alla quale era soggetta l’Università di Veglie decise di spianare il bosco intorno alla grotta per costruire una cappella con un giardinetto per accogliere i devoti che si recavano il pellegrinaggio per liberarsi dal male della fava, cioè l’odierno favismo .
Grazie al beneficio di Salvatore Favale e alla volontà del padre maestro Francesco d’Oyra, religioso conventuale francescano, nel 1579 si decise di fondare un convento adiacente alla cappella che venne terminato solo nel 1681 . Era costituito da due piani poi ampliati dal maestro Tommaso de Cipro.
Fu soppresso nell’agosto 1807 e ripristinato nel 1831. Il Governo ne autorizzò solo l’apertura, ma non garantì alcuna rendita. Furono, infatti, i fedeli a provvedere al sostentamento dei religiosi .
La scrittura si presenta un po’ sbiadita e, quindi, non facilmente comprensibile.
Stato di conservazione discreto.
Disordinata.
Carte totali: 219
Fol. 39 x 54 cm.
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