I consiglio della psicoterapeuta #6

I consiglio della psicoterapeuta #6

21 Feb 2023

I consigli della Psicoterapeuta Libro #6
a cura di Lucia Destino

Titolo: Piranesi

Autrice: Susanna Clarke

Genere: Narrativa Fantasy

Editore: Fazi Editore

Anno di Pubblicazione: 2021

Traduttrice: Donatella Rizzati

Piranesi è il protagonista di questo romanzo e vive nella Casa.

O forse no, forse la reale protagonista della storia è proprio la Casa in cui Piranesi si aggira da
tempo imprecisato.

Non è individuabile un tempo in cui la storia si svolge, lo stesso scorrere dei giorni segue regole
imperscrutabili.

La Casa è contemporaneamente un luogo indefinito e indefinibile, ma anche costantemente narrato
in modo talmente evocativo che è impossibile evitare di immaginare questo labirinto di infiniti ed
enormi saloni, di corridoi lunghissimi, di vestiboli, di scalinate, di gigantesche statue di marmo
rappresentanti ogni genere di sentimento ed esperienza (umana e non).

«Chi sei, allora?», ha chiesto. «Sono l’Amato Figlio della Casa», ho risposto. «La casa? Che
cos’è la casa?» Che domanda strana! Ho allargato le braccia per indicare il Primo Vestibolo, i
Saloni oltre il Primo Vestibolo, Tutto. «Questa è la Casa. Guarda!»

Impossibile orientarsi, tranne che per Piranesi, che vive ogni giorno nell’intento di studiare la Casa,
di esplorare ogni suo ambiente.

Nella Casa oltre a Piranesi è presente un altro uomo, chiamato appunto l’Altro, un uomo elegante,
sfuggente e parecchio ambiguo che Piranesi incontra un paio di volte a settimana per condividere
l’esito delle sue perlustrazioni.

A differenza dell’Altro, poco propenso alle ricognizioni della Casa, ma interessato solo all’aspetto
utilitaristico della ricerca, Piranesi dimostra un animo curioso, ricco di genuina gratitudine nei
confronti del luogo che lo ospita e lo nutre.

La conoscenza che cerchiamo non è una cosa nuova. È antica. Molto antica. C’è stato un tempo
in cui le persone la possedevano e la utilizzavano per fare grandi cose, cose miracoloso. Avrebbero
dovuto proteggerla. Avrebbero dovuto rispettarla. Ma non lo hanno fatto. L’hanno abbandonata in
nome di quello che chiamavano progresso. E tocca a noi recuperarla. Non lo stiamo facendo per

noi stessi; lo facciamo per l’umanità. Per riportare indietro una cosa che l’umanità ha
stupidamente smarrito.

Districandosi tra i moti delle maree che spesso invadono i saloni inferiori e le fitte coltri di nubi che
spesso impediscono l’accesso ai saloni superiori, Piranesi si aggira per la Casa con ingenuità e
stupore.

La vita di Piranesi si svolge così, in una routine divisa tra studio, contemplazione del sublime,
condivisione del proprio sapere e il rendere omaggio ai resti mortali degli altri 13 ospiti della Casa,
fino al momento in cui compariranno misteriosi messaggi rivolti proprio a lui.

E Tu. Chi sei Tu? Chi è colui per il quale sto scrivendo? Sei un viaggiatore che è scampato alle
Maree e ha attraversato Pavimenti Frantumati e Scale Diroccate per raggiungere questi Saloni?
Oppure sei qualcuno che abiterà nei miei stessi Saloni quando io sarò già morto da molto tempo?”

In un tempo sospeso e in un luogonon luogo, senza avere memorie antecedenti al suo arrivo nella
Casa, Piranesi costruisce una sua identità attraverso le sue percezioni, le proprie emozioni e le sue
intuizioni che lo guideranno, come una sorta di filo di Arianna, fino alle soglie di questo labirinto.

Susanna Clarke riesce a disegnare abilmente i contorni della personalità di Piranesi, descrivendone
nelle diverse fasi della storia i momenti di totale devozione e accettazione, ma anche quelli di
scoramento e confusione, in una narrazione coerente e sensata dello sviluppo del personaggio
attraverso la storia.

Il risultato è una struggente sensazione di malinconia e affetto che il lettore sperimenterà nei
confronti di Piranesi, in un romanzo fuori da ogni schema che riesce a stupire e, incredibilmente, a
creare empatia con un personaggio che, seppur in una dimensione a cavallo tra il fantastico,
l’onirico e la mitologia, in fondo si pone le nostre stesse domande esistenziali.

“La Bellezza della Casa è incommensurabile; la sua Gentilezza, infinita
.”

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