Pasquale Camassa

Nato a Brindisi il 24 dicembre 1858 da Teodoro e Filomena Greco compì i primi studi in seminario, ottenendo gli ordini minori tra il 1879 e il 1880 . Dopo nove anni subentrò al canonico Giovanni Tarantini nella direzione del Museo civico che arricchì di numerosi altri reperti archeologici ritrovati durante gli scavi per la costruzione di abitazioni e della rete fognante e idrica di Brindisi .
Nella rotonda di S. Giovanni al Sepolcro dette vita alla “Brigata degli Amatori della Storia e dell’Arte”, di cui si compiacque assumere il ruolo di “moderatore” e all’istituzione dei “Giovedì culturali” con la partecipazione attiva di molti letterati, scienziati e artisti . Quando nel 1925 il sindaco di Brindisi Serafino Giannelli firmò il decreto di demolizione di Porta Mesagne, il Camassa in qualità di presidente della commissione per la tutela dei monumenti e degli oggetti d’arte antica, non solo si oppose, ma sostò caparbiamente sotto la porta, facendo sospendere provvisoriamente i lavori. Il monumento venne, infatti, definito “pericolante”, dopo che, nella notte fra il 26 e il 27 ottobre 1925, un forte temporale causò il crollo del timpano della volta della storica porta . L’ing. Tarchioni, dopo un sopralluogo, scrisse e inviò al sindaco Giannelli una dettagliata relazione in cui dichiarò di ritenere “necessario, per garantire in modo assoluto l’incolumità pubblica, la completa demolizione della Porta” .
Un altro monumento di cui si interessò il Camassa fu la fontana De Torres posta in piazza della Vittoria, dove il consiglio comunale voleva costruire il monumento dei caduti. In tale occasione il canonico contrario a questo trasferimento, illustrò l’importanza storica della fontana stampando un foglietto a sue spese .
Nel dicembre 1931 riuscì a condurre in visita al museo civico brindisino, sito nel tempietto di S. Giovanni al Sepolcro, Gandhi, proveniente in treno da Londra in attesa di imbarcarsi sulla motonave “Pilsa”, diretta in India. Giunti al museo il mahatma chiese al Camassa una coppa per bere il latte della fedele capra che portava sempre con sé e il canonico gli offrì una coppa romana .
Già dal gennaio 1908 il Camassa pubblicava un giornaletto di quattro pagine intitolato “Il prossimo tuo”, che comprendeva nel titolo tutto il programma pubblicato comunque nel numero di presentazione: “notare quanto di buono si è operato, si va operando, e potrà sempre meglio operarsi, per stringere vieppiù i legami dell’umana fraternità” . Nel primo numero informava i concittadini di aver istituito in casa sua una biblioteca circolante gratuita fino ad allora di oltre mille e duecento volumi di opere di vario genere. I libri potevano essere concessi in lettura per dieci giorni e alla scadenza di tale periodo cambiati con altri .
Tra le sue opere filantropiche sono da annoverare l’istituzione della “Casa del pane” che aveva lo scopo di garantire un minimo di alimentazione a coloro che, per cause indipendenti dalla loro volontà, non ne avevano a sufficienza ; una “Scuola di taglio” per donna, diretta dalla signora Maria Scardino Cappellini, riservata alle mogli e alle figlie di combattenti; un “Posto di conforto” alla stazione ferroviaria per garantire cibo e bevande ai soldati feriti e ai familiari dei militari che transitavano a Brindisi .
Ferito durante un bombardamento venne condotto all’ospedale di Mesagne dove morì il 7 novembre 1941 .
Il fondo contiene un fascicolo.

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