Convento di S. Barbato di Oria

34) Scrittura del monastero di clausura delle benedettine di San Barbato di Oria 1804-1806

Il più antico monastero dei cinque esistenti in Oria si ritiene che fosse quello delle benedettine cassinesi, che prendevano come norma di vita la regola di San Benedetto, conducendo una vita contemplativa obbligate alla recita comunitaria e privata del divino officio .
La chiesa è sotto il titolo di San Barbato vescovo di Benevento. Il convento si stima che fosse stato eretto nel 1115 da Costanza, moglie del principe Boemondo morto in Antiochia. Rimasta vedova Costanza tornò nel principato di Taranto con suo figlio chiamato anch’egli Boemondo. Decise, quindi, di fondare il monastero dotandolo di molte rendite e possessioni, come del feudo di S. Eramo, che in quel tempo faceva parte del territorio oritano e poi di quello francavillese e di Grottaglie, e del casale di Poteate, sito tra Oria e Francavilla . Lo storico Albanese riportava anche che le monache conservavano un libretto in pergamena, nel quale era riportato l’ufficio proposto da San Barbato: le lezioni, gli inni e le antifore proprie del santo che si cantavano nel suo giorno festivo (19 febbraio) .
Nel 1774 le professe erano 42 e le serve 16; nel 1810 le professe 26 e le serve 9; nel 1861 le professe 17 e le serve 15 .

* Facile lettura.
Restaurata.
Carte totali: 188
Fol. varia da 27,5 x 20 cm. a fol. 32,5 x 21 cm.

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